La mia famiglia sa chi sono,
sa da dove vengo,
sa quanto ci credo in questo suono,
sa quanto ci spendo.
La mia famiglia mi conosce dentro,
perché ha fatto un puzzle del mio petto,
in ogni testo ce ne ho messo un pezzo.
La mia famiglia ha mille volti e un solo nome
e lo urla al cielo.
Sa che ho dato il sangue per tenerlo vero,
è fiera come Dio de me,
come chi da tutto e non perdona, lei,
sa che sopra il cuore c’ho la firma “Roma”.
La mia famiglia ascolta, c’ha la testa buona,
lei lo sa che questa musica gli parla
e che non solo suona.
Se ne sbatte di ogni moda perché sa che passa,
e ha ancora il cuore duro su rullante e cassa.
La mia famiglia abbraccia con la guardia alta,
e crede in me perché, bro, in me vede un fratello che mo ce l’ha fatta.
Zero Cristi e Zero Giuda,
brindo alla sostanza,
brindo alla parola nuda
e alla famiglia larga.
Rit.
E’ uno sguardo dentro al petto a dirti non sei solo,
è un sorriso che sa bene che non basta mai,
né dare il massimo per niente, né capirci al volo,
è quella mano che ti sveglia quando non ci stai.
Empatia, sinergia, stessi passi falsi, stessa scia,
E’ il magnetismo che ci incolla sulla stessa via.
Non è il sangue, non è il nome, non la dinastia.
La mia famiglia, la mia famiglia, la mia famiglia.
La mia famiglia sa che ho i dubbi in testa,
più di quanti crede,
e veste sporco perché sa quello che vede,
la mia famiglia ha sete e beve ciň che prova,
manda giù emozioni come droga,
vuole roba nuova,
la mia famiglia sta in coda,
in coma sopra le autostrade,
a ruota con i film,
nuota in mezzo a musiche dimenticate,
affoga quando pensa e respira quando vive,
e impara a respirare mentre attenta uccide
e intanto piange e ride.
La mia famiglia ha spine che non sono sue
e toglierle vuol dire sanguinare e mettere le tue,
lei giudica facile perché facile vive,
ma quaggiù vivere è facile
e quassù facile è dire.
La mia famiglia,
distingue fra il mago e l’illusionista
e mentre sposta le cose col pensiero intanto ci si impiglia.
Io la famiglia l’ho persa e riconquistata,
persa e riconquistata,
e adesso ho aperto le ciglia.
Rit.
E’ uno sguardo dentro al petto a dirti non sei solo,
è un sorriso che sa bene che non basta mai,
né dare il massimo per niente, né capirci al volo,
è quella mano che ti sveglia quando non ci stai.
Empatia, sinergia, stessi passi falsi, stessa scia,
E’ il magnetismo che ci incolla sulla stessa via.
Non è il sangue, non è il nome, non la dinastia.
La mia famiglia, la mia famiglia, la mia famiglia.