Sono un cane bastardo, senza un branco
Sopra l’asfalto o sopra la mia macchina che sbando
Mi vedi che sto camminando
Coi piedi sul cemento ma dentro l’anima sta volando
Questo mondo sta cambiando, è il Secondo Medioevo
Ogni valore vero è stato messo al bando
Non abbiamo cuore per restarci accanto
Fammi il favore non dirmi che sto sbagliando
Sono stanco, questa è per i bastardi
Ti fanno del male poi ti dicono “mi manchi”
Fanculo, non restare ad ascoltarli
Sei puro quanto raro e loro ladri di diamanti
Io ho sogni infranti e tanti viaggi come Ulisse
Cercando la mia Itaca e non sapendo s’esiste
Mezzosangue mister, nelle tue fisse
Brindo al quinto cavaliere dell’apocalisse
MUSICA CICATRENE
1. Intro
2. Esistenzialismo
Dai, so che c’hai te lo leggo in faccia
L’hi-fi scalcia, mettimi la traccia e vai
Sai, certe facce basta perderle di vista
Altre anche se le perdi non le scordi mai
Mai
La gente parla, è piena di consigli
E consiglia cose che lei stessa sbaglia
Tu trova appigli, una zattera non basta
Itaca è lontana e questo mare non si calma
Sai, certi eventi sono un’arma
Puntati sulla faccia della calma
Il conto del tuo karma
Adesso solo un barman può dirmi ciò che è giusto,
l’unico alchimista che ferma questo trambusto
Non vedi i sacrifici, non è solo un mic check
È quello che mi vivo, sottopelle e sotto ciglia
Ho solo due amici, entrambi chiamati “Jack”
Uno alla fine di un filo l’altro in una bottiglia
‘’Gli esseri umani hanno abbandonato l’idea di essere… umani
L’illusione di questa nostra realtà, questa matrix,
è nella sua capacità di renderti un numero,
qualcosa di minuscolo, prevedibile, innocuo
Molti confondono l’esistenzialismo
con l’assenza di responsabilità,
ma si sbagliano, esso è la presa di coscienza
che saremo solo ciò che avremo scelto di essere’’
Vogliamo sempre ciò che non abbiamo
È un bisogno umano,
pur di perseguirlo ci distruggiamo
Non basta dirlo per sfatarlo come certe cose,
perdi tutto o prendi tutto fino all’overdose
Onerose le mie rime, pungenti come rose
Sono il solito sospetto come Keyser Söze
Se bastasse andarmene t’avrei già detto addio
Tu vuoi capirmi ma non so manco capirmi io
Dio, ti prenderei a cazzotti se t’avessi accanto
E in un certo senso l’ho già fatto
Ho perso il tuo contatto e non so dove l’ho messo
Ti ho chiesto chi è che vince se vinco contro me stesso
E non hai risposto
Sei scomparso nel nulla
Come tutti i figli di puttana dentro questa giungla
È l’ora che scompaia anch’io come un grande mago
Resterà solo del fumo in un grande lago
‘’L’esistenzialismo, per Sartre, è umanesimo
L’attenzione che egli pone sul singolo
non ne sottolinea l’isolamento nel suo individualismo
Il singolo è artefice non solo dell’uomo che vuole essere,
ma dell’immagine dell’umanità stessa
Per dirlo in parole povere: siamo condannati ad essere liberi
L’arte non è che lo specchio dell’uomo, ma qualche sporadico
artista riesce a dipingere nello specchio, e disegnando
un riflesso migliore, finisce per cambiare la realtà’’
3. Capitan Presente
‘’Io ho voluto fa na cosa npo’ diversa
Qua sotto non c’è nessuna faccia e nessun nome
C’è solo un’idea che parla, solo parole
E io non ve chiedo de stalle a condivide
Né de favvele piace’
Ve chiedo solo de stalle a senti’
Col cuore aperto”
‘Sta merda non c’ha faccia, sto col passamontagna
Perché sotto c’è chiunque abbia un motivo per cantarla
È in nome di chi sbaglia, chi sogna, chi taja, chi squaja
Degli italiani, non di questa Italia
Traccia il tuo sentiero ma lontano da ‘sta terra
Poi vai dritto, il capitalismo uccide ciò che afferra
Un’arte si fa moda, l’informazione guerra
E tu che ancora accendi la tv, piscia quella merda
In nome di ogni bimbo, stretto in un limbo
Morto piano, ha perso l’innocenza in una stanza in Vaticano
E ora è all’inferno?
Non dirmi ‘ste cazzate, vacci piano
Padre, Dio ripudia il fatto che lei sia un essere umano
Ma quanti uguali a lei, questa roba li sputtana
Questa è Street CNN, ispirato a Fight the Power
È in nome di chi paga col sudore i vostri vizi
Lavora 12 ore al giorno e paga i tuoi indennizzi
Presidente,
l’Italia è delle banche o della gente?
Diglielo che sei un tecnico obbediente
(Bilderberg)
È divertente che nessuno sappia un cazzo
Che ognuno paghi un debito che non ha mai contratto
Che è eterno e si estende ad un tranello
Tanto contro i sogni c’hanno messo il manganello
Finché quei bastardi c’hanno in mano uno stipendio
Neanche una scintilla di speranza darà vita a un giusto incendio
Qua c’è solo il peggio, ed è per sempre
Chi di voi mi ascolta? Chi invece mi sente?
Io sto qua, v’aspetto in piazza il 5 novembre
Nessun Capitan Futuro, voglio un Capitan Presente
E già lo sai,
Nessun Capitan Futuro, voglio un Capitan Presente
Voglio un Capitan Presente
4. Still Proud (Scratch Dj Shocca)
Mezzosangue, Bloody Pattern
Black Panther, yo
Se vuoi tu puoi chiamarmi Tyler Durden
Nato per resistere Adam Sutler
Qualunque sia la faccia e in tutte le circostanze
Yo, ti chiedi chi sia il pazzo come a Shutter Island
Abbassi gli occhi quando passo come un sucker, Mama
Qua di vero un tempo almeno c’era il Dalai Lama
E io speravo solo avessero ragione i Maya
Fra’, è un mondo che all’essenza ha scelto l’apparenza
Fa mille errori senza farne un’esperienza
La gente non pensa, non riflette mai, zì
2024 ed io non distinguo i nazi
Come te la passi, mentalità da vecchi,
stretti nella prassi degli esseri inetti
Tu parli ma è un popolo di adepti inesperti
Dovrebbero riflettere e riflettono, sì
Ma come specchi
Still Proud
Musica: l’unica via d’uscita
Sorriso falso sulle vostre vite spoglie
Distogliere lo sguardo dalla merda qua non ti ci toglie
Fingere che tutto vada bene ti confonde
È fare il morto a galla in balia delle onde
Incido forme astratte in musiche concrete
Muto sogni sotto forma di machete
Yo, Mezzosangue, babe
Resto vero dentro a un mondo falso
È così che impari a riconoscere dagli occhi vuoti
Chi non vale un cazzo
M’hanno pianto sulle spalle ma dopo averci riso
E visto il fuoco farmi presa addosso come un sacrificio
E dopo tutto questo cantano ‘ste tracce all’infinito
Ed io sorrido, perché Mezzo è il loro rapper preferito
E adesso fanno da benzina per la mia autostima
Check out
Ed ogni rima che faccio gli arriva prima
Faccio un passo sull’asfalto ma sempre in salita
Still Proud
Musica: l’unica via d’uscita
5. Soldierz
Vedo soldati addestrati girare in branco
Simili a animali, per le strade coetanei dal volto stanco
Stringono un coltello come Rambo
Che ‘sta città è una giungla
O aspetti che ti punga o impari a farlo
L’intermediario è il grammo
La dinamica è la stessa
“Ubi maior minor cessat”
È sopravvivenza estrema
La mano col coltello trema
Strappa la cavezza
Scappa appena strilla la sirena
La beretta nera brilla dentro agli occhi del cassiere
Che apre la cassa in fretta mentre trema
Sotto c’è una rivoltella, afferra l’arma, salva il suo mestiere
E un altro figlio di puttana cade a terra ucciso dal sistema
Ma è questa merda che s’espande
Tanto chi è in carriera non c’ha un cazzo che lo tange
Ha il portafoglio in piena, pesa sulla schiena di chi piange
La pianta dei soldi s’annaffia a lacrime e sangue
Siamo soldati senza capi né bandiere
Soldati senza turni né uniformi né preghiere
E siamo l’uno contro l’altro, in ogni guerra personale
L’uno contro l’altro, dove cane mangia cane
Siamo soldati senza capi né bandiere
Soldati senza turni né uniformi né preghiere
E siamo l’uno contro l’altro, in ogni guerra personale
L’uno contro l’altro, dove cane mangia cane
Dove cane mangia cane
Musica Cicatrene, l’album
“Homo homini lupus”
6. Piano A
Yeah
Ah
Mezzosangue, House of Pain
Fumo Mary Jane
Sembro sempre un altro come Christian Bale Appresso ad una svolta mai raggiunta,
perso in questa giungla come Big Daddy Kane (Kane)
‘Sta vita è stretta
Come le manette ai polsi
Come quando tutto va di fretta
Ed ho i morsi del tempo sul collo
E un lavoro di merda
Come mi convinco che non mollo, yo
Rollo un altro puro sulle scale
Mentre mando a fare in culo prese a male Tempo che mi passi
Ed è il classico un Jack nella mano
È la prassi
Adesso dimmi dove andiamo
Forse, dovrei andarmene lontano da qui
Forse, dovrei restare a marcire in questa città
Forse, dovrei trovarmi un fottuto piano B
Ma il problema qua
È che non c’ho nemmeno un piano A
È che non c’ho nemmeno un piano A
È che non c’ho nemmeno un piano A
Faccio filtrini coi flyer delle serate
Così mi fumo gli artisti in poche boccate, fra’
Che ne sai di me? Ma come state?
Voi non fate le serate, fate rate senza “se”
Ora, sono un lusso anche la dignità e il pudore
Ora, l’umiltà è silenzio e commiserazione
Ora, che non si dice né si ascolta, si muore
Non conta quanto suoni se si perde fra rumore, fra’
Ora sto sul limite del crollo
Bevo in modo che il mio “posso”
Prenda il posto del tuo “devo”
Angeli all’inferno, diavoli nel clero
E non chiedermi se credo, io spero
Litri di veleno che mutano in siero e i fogli sono filtri, bro Tolgono il nero, rendono vero
E se mai esistesse un Dio spero non possa sentirmi
E no, crederebbe più all’inferno che al suo cielo
Rit. X2
7. Mezzosangue
Il nome è Mezzosangue, non te lo scordare
Prendo le distanze a un mondo che non sa più amare
Questo è Mezzosangue tu ricorda il nome,
ce l’ho scritto in cicatrici a pelle come un’incisione
Mezzosangue, non te lo scordare
Prendo le distanze a un mondo che non sa più amare
Questo è Mezzosangue tu ricorda il nome,
ce l’ho scritto in cicatrici a pelle come un’incisione
Mezzo genio, mezzo pazzo
Mezzosangue
Claustrofobico e asociale
Accade quando pensi in grande
Sai, disordinato per natura, a posto ho solo la coscienza
Perché il resto l’ho lasciato a chi non pensa
Pensa, condisco questa merda con bottiglie e benza
Al coraggio do un pizzico d’incoscienza
Lascio a voi il mestiere più vecchio e tengo il più raro
Dirò quello che non dice nessuno e che ognuno pensa, pensa
Cercavi un titolo, mai stato un divo
Mai fatto un idolo nessuno, sempre stato schivo
Sul muro ho il letto di un fachiro come poster
Mi ricorda d’esse scomodo e pungente ogni volta che scrivo
Amico, che t’aspettavi canzoncine te?
Ascolta i soliti cazzoni senza rime man
Io non c’ho voglia de fa a gara a chi fa il king del rap
Tanto qua mi sentono in tremila e capiscono in tre
Rit.
Io sputo il sangue da quando sono nato
Ho il fuoco in testa come Jack-o’-lantern
Autoalimentato da ‘sta fotta, il mio nome è Mezzosangue
Sono così tanto un personaggio che ho firmato per la Marvel, dai
‘Sta vita è un calcio di rigore ed io, spero che non sbaglio
Ma indosso la maglia di Roby Baggio
E qua non è più il ‘94, è 10 anni prima
E se non sai di cosa parlo, fai la fila
Non c’è una rima che capiscano
Fingono che tutto vada bene
Poi smentiscono, s’eclissano
Fissano concetti che hanno in testa e non in petto
E glielo leggi dalle facce che non sanno ciò che hai detto
E s’abissano come gli squali, animali senza palle
Prede di un Mezzosangue, come maiali
Io sputo barre per nessuno, e yo, Sandy,
parlo al vento del west come Percy Shelley
Rit.
8. Nevermind
I miei ricordi annebbiati affogano in mente,
naufraghi persi e ammarati in un mare di gente
Sai, questa roba mena forte sulle tempie
Gli ho chiesto di svegliarmi se m’assopisco nel niente
Niente che vada bene, mentono come iene ‘ste merde
Le tv accese e le anime spente
Sempre a darti contro se sai essere cosciente
Sanno che punti in alto se nuoti controcorrente
E chiedono chi sono, io sono un testardo
Un nato buono cresciuto da bastardo
Vogliono che affondo, ho imparato a ridargli tanto
E affondo ma contando i bastardi che sto affogando
Perso fra i miei spazi, Dio sono stanco
Questo mare uccide sempre chiunque punta al largo
Passo le colonne d’Ercole, sarà un’iperbole
Augurami buon viaggio
Nevermind, nevermind
Fottitene corri e vai
Che a questa gente cambia niente se tu non ci stai
Nevermind, nevermind
Fottitene e vai
Che tanto non importa quanto lotterai
(x2)
Mezzosangue nella faida, musica intifada
Fammi da bastone mentre arranco sulla strada
E non è mai sterrata
Ho un machete fatto di parole
Taglio i tuoi giudizi e le tue mode
Le mie strade sono sempre vuote
Mando le ruote a 180 ma senza tragitto
Ho la visiera storta, mai rigato dritto
Ho fatto due scuole: sopra i banchi e sotto le mie suole
Grazie ad una so parlare, grazie all’altra a stare zitto
E mai, dico mai finto
Se le colline c’hanno gli occhi
Immagina le strade dove m’hai spinto
Sono un animale estinto da un bel pezzo, diverso dal resto
Non punto all’ottimo, ma sempre al distinto
Vivo nel modo più complesso
L’universo verso l’uno e il resto
Può farsi fottere tu stanne certo
Vivo nel modo più complesso
L’universo verso l’uno e il resto
Non conta un cazzo come chi ti ha perso
Come chi t’ha perso
Rit. x2
Nevermind, Nevermind
9. Secondo Medioevo
Questa è l’era del contante, l’era del tutto e subito
Puoi comprarti l’arte, farla su misura per un pubblico ignorante
L’era del capitale, in cui tutto c’ha il suo prezzo
E te lo puoi comprare
Questa è l’era delle gabbie, dei soldi e di facce note,
della musica rinchiusa fra sbarre di banconote
L’era del banale, del trash, della noia
In cui l’ignoranza è un vanto e un ideale è una vergogna, dai
Questa è l’era delle pazze, l’era delle false
In cui cadi nella rete di un paio di calze
L’era di bugiarde ma dagli occhi dolci
Ti è difficile distinguere i baci dai morsi
Questa è l’era dei complotti di ogni dicastero
Scopri che ora i diavoli si nascondono in cielo
Sappi che ora è il buio che illumina il tuo sentiero
E datti il benvenuto nel Secondo Medioevo
Tutto va giù, tutto va giù e tu
Se vuoi dargli un nome qua è il Secondo Medioevo
Tutto va giù, tutto va giù
E noi acceleriamo fino a deragliare come un treno
Tutto va giù, tutto va giù e tu
Se vuoi dargli un nome qua è il Secondo Medioevo
Mentre tutto va giù, tutto va giù
Acceleriamo fino a deragliare come un treno
Questa è l’era delle chiese, la fede è nel saio
Visto che ora un prete prende quanto un operaio
E chiedigli se sbaglio
Ma lui non campa una famiglia, quel bastardo
Non sa cos’è una figlia, tocca quella di un altro
Non faccio populismo, non generalizzo
Ma sono tutti uguali, nati a schizzo con lo stampo
Nell’era in cui se sembri vali, vedo semi-umani
Dietro seni e mani, senza più ideali ma col calcio, no?
È l’era in cui si resta da soli
È l’era in cui ti abbattono se voli
È l’era in cui i peggiori li hanno messi a governare
Ma alla ciotola e al collare
Ho scelto strada e fame
E preferisco fare il cane randagio, in mezzo ai cani sciolti
Più che il cane di un padrone adagio come i poliziotti
Nella cuccia termosifone, macchina e biscotti
E una tv 50 pollici ogni 100 crani rotti, bravo
Non è più l’era de sta calmo
Qua il destino o te lo fai o te lo fanno
È l’era delle scelte, siamo gli ultimi rimasti
Prima che ‘ste merde per fermarci premano due tasti e basta
È l’era di cacciare questa casta
Dai Rockfeller, ai Rothschild
Dai Papi, alle mani in pasta della mafia
Ai burattini con le auto blu, a tutta questa massa disumana
Rit.
Tutto va giù, tutto va giù e tu
Tutto va giù, tutto va giù e noi
Tutto va giù, tutto va giù e tu
Tutto va giù, tutto va giù e noi
10. Shylock
E yo, Shylock
Vai, stop
Mezzo doc
È White Hawk
Tu lo sai man
Questo è black bloc
Più che mic check,
faccio mic SHOCK!
Animale da palco
Ermetico, come un amletico tango
Eretico, sai che non predico o parlo
Io educo, chiamami Capitan Harlock
Medico come l’asfalto
E tu
Guardami sempre dal basso
Vai giù
Faccio parkour
Salti mortali ogni mese pur di stare su
Le spese, l’affitto, la macchina, il vitto
La benza, col capo stai zitto
Hai la testa che scoppia
Dai pensa e ripensa alla fuga e al tragitto
La banca, la barca e l’Egitto
11. Musica Cicatrene
Ti cercherei pure all’inferno
E ci resterei in eterno
Solo con te accanto
Solo con un beat e un foglio bianco
Lo sento, respiro con l’affanno
È che continuo a correre
Ma ancora non so da che sto scappando
C’è solo polvere sul piatto
Penso, che per trovare spazio
Dovrei perdere di senso
M’assento dalla scena
Qua fanno tutti scena
Fra‘, è il soldo che li rende lupi
Non la luna piena
E m’arrendo
Tanto la resa c’ha il volto della vittoria
Emette una sentenza assolutoria
Ma condanna alla memoria di un passato senza gloria
Resti un numero o diventi un nome nei libri di storia?
È tirannia liberatoria o libertà tiranna?
È il conflitto ed un confine distante una spanna
Questa musica mi salva, è una manna, è l’Osanna
Tu sei la luce nella notte
La chiave delle porte
Il sangue sulle nocche
Nelle giornate storte
Tu sei la mia sorte
La vena sopra al collo
Quando mi scopro forte
Le volte che non mollo
Tu sei la mia anima
Le ali del decollo
La carica, la stamina
Sul palco o sul foglio
Tu sei questo sogno
E la mia speranza unica
Tu sei ciò che voglio
Tu sei la mia Musica
La gente vuole le emozioni forti
Qua o spacchi di brutto o fai schifo di brutto
È così che svolti
E tu, stai distrutto
Non sai di chi fai parte?
Di tutto
Libera la mente cazzo, è arte
E insisti, conta se vivi non se esisti
Fa quello che senti, anche se tutti testi tristi
Fa quello che ami anche se poi comporta rischi
Indossa ali come Icaro, io l’ho fatto coi dischi
E arrivi, arrivano arrivisti
Amici opportunisti, stanno fissi negli abissi
Dai tempi in cui glielo dissi
Cerca un sogno
Mo’ stanno tutti quanti pisti,
se li è mangiati tutti quanti il mondo
E di artisti ne so’ rimasti pochi
Io me li tengo stretti
Come l’acqua nel deserto del Gobi
Ho l’odio nel cervello e la passione nelle vene
Pe’ sta Musica Cicatrene
12. Piove Musica ft. Gaia
Sono cresciuto dove non puoi chiede aiuto
Dove l’unico rifugio è un sogno che fa da scudo
Per ogni volta che mi illudo
Che mi ripeto “giuro cambio tutto” ma ogni volta mi deludo
Mi scuso con me stesso perché questo rende grandi
Non certo la barba, né arrivare a diciott’anni
Fra drammi e gioie sulla pelle ho alcuni danni
Ma nel cuore porto tagli che non vogliono cicatrizzarsi
Negli anni ho trovato ciò che conta
Grazie mamma, sai esserci ogni volta
Per darmi la forza di guardare sempre oltre
Che ogni stella brilla solo quando si fa notte
Ma a volte non basta essere forte
‘Sta vita è un bungee-jumping dal monte della sorte
Se ci saranno volte che mi butterò da un ponte
‘Sta musica è la corda che mi eviterà la morte
Cercherò
Te in questo silenzio
Che disordina la testa
Fosse l’ultima tempesta Io ti troverò
Goccia dopo goccia
Una melodia leggera
Come fossi primavera
Tu rinascerai
Vera io rinascerò
Una melodia leggera
Come fossi primavera
Piove musica sull’anima, cura ogni mio taglio
Lava il sangue perso in ogni sbaglio
Dimmi quanto valgo se non so cos’è che voglio
Se scappo da chi amo, se scappo da ogni sogno
E nonostante ciò che dicono io oggi do il mio meglio
E lotto sempre per restare sveglio sai
Vigilo nel tempo, ho imparato che i migliori
Qua non vivono d’orgoglio, riconoscono gli errori
E sono uomini che stimo per l’esempio che mi danno
Spesso qua i più duri dentro sono come fango
Vivo nell’affanno delle mie giornate storte
E sono le mie debolezze a rendermi più forte
Adesso immagino un futuro più grande
Lasciando tutto questo dietro le mie spalle
Faccio il galante dicendo alla mia gente
Che difendo questa musica, ma è Lei che mi difende
Rit.